Dott.ssa Elisa Spelta Biologa Nutrizionista

“Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in eccesso né in difetto, avremmo trovato la strada per la salute” (Ippocrate 460-377 a.C.)

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Esiste la dieta migliore, valida ed efficace per tutti?

La risposta che dò a questa domanda è sempre negativa…e di seguito motiverò il perché!

In primo luogo ognuno di noi ha i propri ritmi (lavorativi, familiari, sportivi, ecc.), gusti, cultura ed emozioni!!

Un percorso nutrizionale per poter “funzionare” deve essere sostenibile, non particolarmente stressante e di facile applicabilità, altrimenti il fallimento è quasi sicuramente dietro l’angolo anche per chi possiede la più spiccata forza di volontà.

In secondo luogo, ma non in ordine di importanza, da alcune ricerche scientifiche è emerso che in diverse persone con particolari assetti ormonali o con parametri ematici fuori range (glicemia o insulina o trigliceridi..) potrebbe essere più indicata una specifica distribuzione dei macronutrienti durante la giornata.

A cosa mi riferisco?

Sofer e colleghi hanno studiato gli effetti di due differenti diete ipocaloriche: per 6 mesi un gruppo di individui ha consumato una dieta ipocalorica in cui la quota di carboidrati veniva somministrata principalmente a cena (gruppo sperimentale), mentre il gruppo di controllo ha consumato una dieta ipocalorica con la stessa quota di carboidrati ma distribuita durante tutto l’arco della giornata.

Nel corso dello studio sono stati raccolti i dati antropometrici ed ematici e, al termine del progetto, dai dati emersi si è osservata una maggiore perdita di peso nel gruppo sperimentale (che consumava i carboidrati a cena) rispetto al gruppo di controllo. Allo stesso modo, gli individui del gruppo sperimentale, mostravano una maggiore riduzione della circonferenza addominale e della percentuale di massa grassa; si osservava inoltre un aumento del senso di sazietà ed una riduzione della necessità incombente di mangiare.

Dai dati ematici hanno individuato una maggiore riduzione del glucosio a digiuno nel gruppo sperimentale rispetto al gruppo di controllo ed un maggior aumento del colesterolo HDL (colesterolo “buono”); si osserva inoltre una riduzione di alcune molecole marker dell’infiammazione (proteina C, interleuchina-6 e TNF-alfa).

Da questo pannello di risultati emerge quindi un notevole miglioramento del quadro metabolico negli individui del gruppo sperimentale rispetto a quelli del gruppo di controllo.

Quindi è meglio non mangiare pasta e pane la sera? Dipende!

Il nostro organismo è meravigliosamente complesso ed ognuno di noi è unico, come sempre la scelta migliore è un piano alimentare personalizzato, cucito su misura.

Bibliografia

Sofer et al. Greater weight loss and hormonal changes after 6 months diet with carbohydrates eaten mostly at dinner. Obesity, October 2011 Volume 19 Number 10

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La Nutrizione è una cosa seria (nostra grande alleata)…e la Scienza continua a dimostrarcelo!!

L’infiammazione è una risposta naturale ed indispensabile del nostro organismo in reazione all’attacco di patogeni o ad un trauma; alcune cellule del nostro sistema immunitario producono le citochine, molecole necessarie per innescare la risposta infiammatoria e reclutare altre cellule del sistema immunitario necessarie per combattere l’eventuale patogeno.

Quando questa risposta non è limitata nel tempo e cronicizza, contribuisce allo sviluppo delle patologie croniche-degenerative.

I polifenoli sono molecole prodotte dalle piante per difendersi dagli attacchi di eventuali predatori, in piccole quantità (dosi solitamente assunte nella nostra alimentazione) risultano invece estremamente benefici soprattutto per il loro ruolo antinfiammatorio.

Una dieta ricca di frutta e verdura, contenenti buone dosi di polifenoli, è associata ad un rischio notevolmente ridotto per patologie croniche-degenerative e correlate all’invecchiamento : malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, Alzheimer, cancro, Parkinson.

mirtilli   cipolla

Uno studio recente ha identificato un gruppo di polifenoli particolarmente efficaci nel ridurre la risposta infiammatoria: resveratrolo, isoramnetina, curcumina e acido vanillico.

Dai dati raccolti è emerso inoltre che qualora agiscano in maniera sinergica, la riduzione della risposta infiammatoria risulta essere ancora più marcata.

I cibi ricchi di questi antiossidanti sono : tè verde, cipolla, curcuma, uva rossa, mirtilli e bacche di acai, indicati in soggetti affetti da patologie croniche-infiammatorie ma anche a livello preventivo soprattutto durante l’invecchiamento.

curcuma

Bibliografia:

Identification of polyphenol treatments that modulate the release of pro-inflammatory cytokines by human lymphocytes.

British Journal of Nutrition, 2016